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Un esempio terribile di marketing etico!


Che bell'esempio di marketing etico! L'inchiesta condotta sulla proposta di turismo in una delle città più belle del mondo dimostra la poca capacità e lo scarso orientamento etico che caratterizza molta parte dei nostri settori produttivi. Il turismo: una delle nostre risorse più grandi!

http://www.linkiesta.it/reportage-turismo-abusivo-roma

Roma, la grande bruttezza che accoglie i turisti

Borseggiatori e guide abusive, taxi illegali e alberghi fantasma. La Capitale si prepara al Giubileo

Marco Fattorini e Marco Sarti

Quando arrivano alla stazione Termini sono assaliti dai borseggiatori, fuori dall’aeroporto di Fiumicino diventano preda dei tassisti abusivi. Assediati nel centro storico dai venditori abusivi, all’ombra dei monumenti più celebri sono il bersaglio di centinaia di guide non autorizzate. Per i turisti che arrivano a Roma non c’è pace neanche di notte. Ormai in città una struttura ricettiva su due è illegale. E così ogni anno almeno cinque milioni di visitatori alloggiano in alberghi improvvisati, senza licenza né sicurezza. Un tempo era la più bella del mondo, oggi Roma è semplicemente una città non adatta al turismo. È un problema economico, soprattutto. In attesa del Giubileo di Papa Francesco solo l’evasione delle tasse di soggiorno costa al Campidoglio oltre 40 milioni di euro. Senza calcolare il danno peggiore per la Città Eterna, quello d’immagine. Una cartolina che nessuno vorrebbe mai ricevere.

Vicino al Colosseo le guide abusive accolgono i turisti vendendo biglietti falsi. Tra i borseggiatori in azione, spiccano gruppi di improbabili centurioni. Sotto gli archi dell’anfiteatro si offrono agli stranieri per una foto ricordo, che spesso obbligano ad acquistare a caro prezzo. Il monumento più visitato d’Italia è un affare per molti. Qui si concentrano a decine i venditori ambulanti. Le prime vittime dello sfruttamento sono proprio loro. Ombrelli, cappelli, magliette. «Ormai a Roma ci sono almeno 7mila abusivi, un business da 2,3 miliardi di euro» spiegano le associazioni di categoria. Il Comune di Roma risponde a suon di sequestri e denunce. Ma il fenomeno ormai è fuori controllo. «Passeggiando da San Giovanni a Piazza Venezia - racconta l’ex sindaco Francesco Rutelli - l’altro giorno sono stato fermato da più di trenta venditori ambulanti».

Roma è la Capitale degli alberghi abusivi. In città le strutture ricettive fuori controllo sono almeno 4mila, il doppio rispetto a quelle autorizzate. Non pagano le tasse, non osservano le norme igienico-sanitarie, non sono sicure. E così ogni anno almeno 5 milioni di turisti vengono ospitati in alloggi totalmente abusivi. Mentre il Campidoglio perde 40 milioni di euro in tasse di soggiorno mai riscosse. Col Giubileo il numero degli affittacamere in nero potrebbe addirittura raddoppiare. Il presidente di Federalberghi Roma denuncia: «I controlli? Troppo pochi. Io sono quasi due anni che non riesco a parlare con il sindaco Marino».

Borseggiatori, facchini, venditori abusivi, molestatori davanti alle biglietterie automatiche e ai bancomat. Il principale scalo ferroviario italiano è assediato da un esercito di illegali. A farne le spese, ancora una volta, sono i turisti appena arrivati in città. «Qui comandiamo noi», raccontano alcuni abusivi ai microfoni de Linkiesta. Nel frattempo le Ferrovie corrono ai ripari: per garantire la sicurezza dei viaggiatori è stato blindato l’accesso ai binari. A pochi metri di distanza il problema si ripete. Nelle stazioni della metropolitana ladri e molestatori agiscono quotidianamente, gli stranieri in vacanza diventano il bersaglio preferito. Dall’aeroporto di Fiumicino alle stazioni ferroviarie. Ad accogliere i turisti spesso sono autisti improvvisati, senza licenza né patente. I taxi abusivi ormai si accaparrano un terzo dei clienti: arrivano a chiedere 70 euro per una corsa di pochi chilometri. Ma non sono gli unici abusivi. Secondo alcune stime, a Roma operano stabilmente 3.800 “Noleggi con Conducente” che hanno ottenuto la licenza in altre province. Tra i tassisti regolari non mancano i disonesti. Quelli che quando caricano un turista fanno la cresta sul prezzo della corsa oppure ignorano le tariffe fisse per l’aeroporto.


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